© Sami Rintala, Migrations
A che serve misurare quello che tendenzialmente non vuole essere misurato? Ventitré Utopie Urbane del XVIII-XX secolo compongono tracce di un percorso fascinoso, tra problemi di misura e necessità di figura, e riflettono sul ruolo e l’attualità dell’Utopia come esercizio personale di desiderio e di bisogno. Questo volume non ha la pretesa di produrre uno studio storico-cronologico completo dei progetti sulla città dell’utopia, quanto piuttosto di ragionare sul ruolo e le ricadute del progetto utopico sulla pratica e sul pensiero architettonico di oggi. Le ventitré Utopie Urbane studiate - dalle saline di C(...)
Il libro nasce da una domanda: “Là dove tutto cambia nel passaggio dal modo di produzione industriale a quello digitale cosa accade della relazione tra i territori, gli ambienti e i paesaggi, l’urgenza di soddisfa-re i bisogni del presente senza...
Protagonista controcorrente del dibattito sulla residenza collettiva francese nei Trente Glorieuses, Émile Aillaud ha realizzato, nell’arco di alcuni decenni, oltre 15.000 alloggi sociali, senza mai allinearsi alle logiche tecnocratiche imposte da...
Parlare di terre è anche parlare di mare. Paesaggio sono entrambi. Mare Paesaggio come struttura spaziale relazionale oggettiva, come espressione di pratiche sociali e forme di viverlo, in un dialogo incessante tra percezione, connessione, sistema d...
Nel mondo della rivoluzione digitale, lo smartphone è diventato l’oggetto tecnologico centrale nei processi evolutivi, sia sociali che fisici, biologici e artistici, educativi e scientifici. Questo nuovo strumento sta diventando un prolungamento d...