Le 30 case disegnate da Franco Purini in un periodo di ventiquattro anni, tutte legate allo “sfondo assente” di un paesaggio familiare, dimostrano con chiarezza quella stessa vocazione bachiana, che mi colpì tanti anni fà, quando , ancora studente, mi mostrò una serie di disegni eseguiti su fogli di carta quadrati e strettamente uniti non solo dal comune soggetto, ma dal rigore metodologico, dal carattere teorico e pedagogico del procedimento adottato, basato su ripetizioni, modulazioni e variazioni.
(Testi di Antonio Carbone, Laura Thermes, Paolo Portoghesi)