Sono qui raccolti due progetti di musei di Francesco Venezia per Toledo e Napoli che mostrano - diversamente - un comune fatto di architettura: la volta sigilla un mondo sotterraneo e misterioso appena violato da mobile meridiana, misura della luce e del sole. Metafora del pensiero, dove "...gli eventi più sorprendenti hanno luogo sotto la volta del cranio, nel laboratorio angusto e misterioso del cervello". A Toledo le fosse degli scavi archeologici e le volte di copertura compongono un'unità architettonica significativa, nella quale un mondo sotterraneo si contrappone alle volte tese e gonfie, elemento d'aria e di cielo. A Napoli una fenditura nella volta consente il passaggio della pioggia e della luce fin nel profondo: l'asse in cui si concentra l'appartenenza dell'edificio alla terra e al cielo - "usque ad infera usque ad coelum" - è predisposto per donare al museo dell'architettura moderna la messa in opera di un principio eterno.