Nato nel 1901 quattro anni dopo Giuseppe Vaccaro e tre dopo Giuseppe Samonà, di pochi anni più grande di di altri protagonisti tra i quali Mario Ridolfi, Giuseppe Terragni, Adalberto Libera e Ignazio Gardella, Nicolosi apparteneva a una generazione alla quale è toccata una sorte singolare, consistente nel diffondere e consolidare temi e motivi che erano alla base di quello che sarà chiamato Movimento Moderno, e al contempo d'intraprendere una prima revisione degli stessi assunti teorici e operativi sui quali era sorta la nuova architettura