I progetti di Livio Vacchini fino ad una certa data comprendevano oltre ai disegni di massima, agli esecutivi e alle eventuali vedute generali anche schizzi preparatori. Da quella data in poi, più nulla: solo disegni in qualche modo conclusivi elaborati al computer risolti sostanzialmente in una sorta di icasticità metafisica affidata alle piante, ai prospetti e alle sezioni rappresentati in bianco e nero e annullando ogni attenzione al dettaglio. Da quella data, l'opera di Vacchini assume una propria autonomia caratterizzata dalla chiarezza nel rapporto struttura/luce, dal rigore logico costruttivo, da una lucida procedura alla riduzione formale e da un ricerca sul ritmo come elemento che connota il progetto. Il volume, preceduto da un saggio di Roberto Masiero, presenta i disegni più significativi dei progetti elaborati da Livio Vacchini in quarant'anni di lavoro.