Perché Firenze? Perché proprio a Firenze si rintracciano le maggiori fioriture “espressioniste” del panorama architettonico italiano del secondo Novecento? Il saggio, muovendo dall’urgenza di fare un poco di chiarezza intorno a una presunta e leggendaria “scuola fiorentina”, prova a indagare le ragioni storiche e geografiche di quella “tensione” espressionista che ha contrassegnato le personalità più rappresentative della scuola di architettura di Firenze: Giovanni Michelucci, Leonardo Ricci, Leonardo Savioli, a cui l’autore aggiunge Marco Dezzi Bardeschi. Partendo dalle Biennali veneziane, in cui forte soffiava il vento delle varie Secessioni, si giunge a quella congerie di pulsioni idealistiche ed estetizzanti che era la Firenze a cavallo del secolo, dove, tra il «Leonardo», Böcklin e D’Annunzio, Michelucci compiva il suo apprendistato.