Il volume presenta alcune opere significative di sei progettisti coreani introdotte da un testo critico di Choi Won-joo e dalle riflessioni di Stefania Manna e Alessandro Toti. Il lavoro dei progettisti: Choi Moon-gyu (Ga.A Architects), Jang Yoon-gyoo (Unsangdong Architects Cooperation), Kim Jong-kyu (M.A.R.U.), Kim Jun-sung (Architecture Studio hANd), Kim Seung-hoy (KYWC Architects) e Kim Young-joon (YO2 Architects), manifesta una condivisione di temi, metodologie e linguaggi e l'appartenenza a un’architettura cosmopolita; attraverso il loro lavoro, si ricostruisce lo specifico scenario nella Corea dei giorni nostri. I progettisti in questione, con esperienze diverse, formazioni e background eterogenei, hanno debuttato sulla scena architettonica del Paese asiatico tra la fine degli anni novanta e gli albori del 2000, in una fase cruciale per la storia nazionale durante la quale le trasformazioni economiche e politiche si sono riflesse nel contesto culturale in termini di maggiore libertà rispetto al passato.