Il volume presenta tre opere di natura ecclesiale. Si tratta di un allestimento per S. Maria Annunciata a Milano di Dan Flavin, la cappella di S. Miguel Arcángel al barrio Cerrito ad Asunción (Paraguay) di Javier Corvalán e la cripta della Cattedrale di Caserta di Francesco Venezia. La prima è un intervento di uno dei grandi padri del minimalismo americano che ridisegna con i suoi neon lo spazio della chiesa progettata da G. Muzio nel 1932. La seconda è una cappella di un architetto paraguaiano capace di far vivere con intensità la passione civile prima che religiosa di un progetto ecclesiale. La terza è il ridisegno di una cripta da parte di un architetto di grande qualità come Francesco Venezia che con straordinaria sensibilità rimodella la luce, i colori, i materiali, per rendere suggestivo un mondo ipogeo. Quello che emerge nella singolarità delle opere, nella loro esemplarità, è l’urgenza di riflettere intorno alla relazione tra la spiritualità, la religiosità e il problema, forse il più drammatico, che sta attorno alla domanda: “Che cosa è accaduto del sacro?”. I testi sono di Tiziano Scarpa, Esteban Bedoya, Francesco Venezia, il saggio introduttivo di Roberto Masiero.