Il volume descrive l’idea di un attraversamento che, dalla composizione architettonica, conduce alla realizzazione di trentatré opere in acrilico su tela. Introdotte da una riflessione dell’autore e dalle presentazioni di Giuseppe Arcidiacono e Ruggero Lenci, esse ricalcano, nelle fasi ideative, una primigenia gestualità cui segue, come avviene in ogni ricerca, l’applicazione di un metodo rigoroso teso a descrivere una conseguenzialità di azioni utile a comporre una proiezione in avanti. Scorrendo i testi e i teoremi grafici raccolti nel volume, tende a spiegarsi, tra le pagine, l’idea di un invaso ideale, uno spazio sicuro, delimitato e concluso dalle pieghe di un manto turchino posto a protezione di una cognizione: quella di esserci e prodursi nel mondo come entità pensante. In chiusura di volume, l’apparizione dell’Annunciata di Antonello anticipa una sezione composta da trentatré estratti di saggi, riletti e attenzionati in un tempo recente. Raccolti in sequenza, essi dispongono gli ideali accordi di un pensiero razionale che dal disegno raggiunge ogni forma di espressione.