Il volume è il catalogo della mostra dedicata all’architetto tedesco Simon Ungers (1957-2006). La mostra ha inteso ripercorrere il suo lavoro focalizzato sui progetti visionari pubblicati nel volume “Autonomy and dialogue” (2005) edito dalla Casa editrice Libria. I suoi sono progetti, riferiti a programmi pubblici e abitativi senza committente e senza luogo, impiegano forme geometriche assolute come il cubo e la sfera che richiamano l’eredità dell’architettura razionalista, le sperimentazioni del Costruttivismo russo e il simbolismo delle figure primarie. Undici architetti internazionali contemporanei: Amaa, Paulo David, Dogma, Tiziano De Venuto Giuseppe Tupputi, Fala atelier, Luca Galofaro, Grazzini Tomazzini Colombo, Mos architects, Caterina Padoa Schioppa, Jean-Christophe Quinton, Alexander Tochtermann, appartenenti a generazioni diverse, hanno prodotto per l’occasione un elaborato grafico che “dialoga” con l’opera di Ungers. I loro contributi rendono confrontabili i modi di fare ricerca architettonica del passato recente e della contemporaneità evidenziandone affinità e differenze. L’introduzione è di Pietro Valle.