Il volume Architettura italiana. Tra continuità ed eclettismo – che inaugura la collana «àmbiti» – raccoglie in forma antologica otto racconti autobiografici per “interposta persona”, ovvero attraverso la narrazione del proprio àmbito culturale e figurativo di riferimento. Attraverso otto itinerari nell’architettura italiana, ciascun autore espone il proprio àmbito, la sua storia e ciò che di essa permane oggi, raccontando al contempo come questa afferenza si incarni nei suoi progetti. Gli àmbiti espressivi dell’architettura italiana sono molteplici e si relazionano tra loro per giustapposizione, sovrapposizione e talvolta per conflitto. In questo primo volume, ne vengono evocati solo alcuni: Composizione, Realismo magico, Autorialità, Antropologia, Struttura, Adattabilità, Macchina, Romanticismo. Ogni autore mette in luce quello che è il proprio orizzonte, come esso si sia andato radicando nel tempo e come venga vissuto nella totalità o nel frammento. L’obiettivo è quello di restituire una costellazione di àmbiti, ovvero una costellazione di prospettive convalidanti la vitalità di un’architettura, quella italiana, che più di ogni altra vive e si nutre da sempre di àmbiti diversi.