
Il volume interpreta il progetto come prospettiva di convivenza e cura per i paesaggi a rischio del Sud Italia. Il lavoro, sviluppato dalle Università di Napoli, Cagliari, Catania e dal Politecnico di Bari, approfondisce quattro condizioni campione ricorrenti ed emblematiche: i paesaggi d’acqua delle dighe appenniniche, le miniere costiere del Sulcis-Iglesiente, i borghi collinari dei Monti Dauni e i boschi storici dell’area catanese sono indagati come “prelievi situati di un territorio laboratorio” perturbato e operativo allo stesso tempo. Riflessioni teoriche ed esplorazioni progettuali chiariscono, infatti, il quadro culturale di riferimento e le declinazioni di sondaggi operativi che, riconquistato un legame con la terra e con il tempo, incorporano e promuovono prevenzione, lunga durata e qualità degli interventi nell’ottica di riproporre, anche in luoghi fragili, le forme di un’alleanza tra uomo e natura intesa come profonda e autentica esperienza dell’abitare nei paesaggi stratificati a rischio.